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Un metodo che potenzia la memoria, e non solo
Da qualche anno, grazie al lavoro svolto dalle neuroscienze e al contributo di pensatori rivoluzionari, quali Tony Buzan, per citarne uno tra i tanti, le Mappe Mentali sono salite alla ribalta di tutti i più moderni metodi di apprendimento, varcando anche la soglia delle istituzioni scolastiche italiane. Si parte dal presupposto che la mente non ragiona, come ci hanno fatto credere i metodi didattici del dopoguerra, in modo lineare, ma per associazioni, connessioni e metafore. Inoltre alla mente non piace il bianco e nero, ma i colori: che aiutano il cervello a mantenersi attento e concentrato nei confronti del contenuto che si vuole assimilare. E non è tutto. La chiave di un apprendimento più agevole, rapido e che dura più a lungo è riuscire ad attivare l’emisfero destro. Ecco perché spesso corsi e libri non funzionano mentre le immagini e le metafore ci regalano un processo di apprendimento rivoluzionario. Puoi provare subito la differenza, e usare il metodo in ogni ambito del tuo lavoro.
Nel FreeNauta’s bar usiamo le mappe per l’apprendimento in vari modi, qui trovi alcuni esempi:
- per fare emergere il potenziale nell’apprendimento
- per aiutare il lavoro di formatori, coach e di chi parla in pubblico, rendendo la comunicazione più impattante
- per aiutare chi cerca un lavoro a fare emergere tutto il suo talento e bagaglio prefessionale
